venerdì 1 aprile 2011

un atomica in pieno petto

che  potessi tornare in dietro di un solo giorno ti regalerei i miei occhi.sarebbe cambiato qualcosa? c'è qualcosa che non va.c'è qualcosa che non va.mi hai detto che sono una farfalla,non hai mai specificato quando,come e con quale coreggio mi hai tagliato le ali,ho chiusa in un barattolo con poco aria.scegli tu la metaforà che a me non importa.che ha me fa piangere come i bambini caduti dalle biciclette con le ginocchia sbucciate.io ci sono andata di cuore,dritta sull'asfalto.che mi hai detto lasciami in pace,ma non esistono tregue tra le nostre guerre nucleari che radono al suolo tutto. i miei soldi che non bastano mai per vivere in questa città.la tua pazienza che non basta mai per capire come possa fare certi disegni la mia mente.il rumore di quella porta virtuale sbattuta in faccia,in pieno viso,in piena anima,è più forte di quella che di solito sbatti a casa mia.e sento infrangersi i palazzzi di vetro delle sicurezze.sento le sirene che urlano alla fine,che avvisano che scappare è inutile.che poi dove cazzo scappo?che tanto il tuo ricordo mi trova e mi pugnale alle spalle.meglio aspettarla rassegnati questa atomica in pieno petto,fingendo che la paura sia coraggio e non banale voglia di gettarsi via.

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