giovedì 2 dicembre 2010

come neve a dicembre

sto sveglia mentre tu dormi,tu che sembri freddo e duro come l'aria del primo mattino su questa collina.mi sento addosso il sapore del tuo odore.che poi tu tutto questo non lo sei.vai in giro con una piccola spada tagliante nella tasca sinistra dei levis troppo stretti.ma sei fragile e candido come la prima neve che si posa sui prati in una mattina di dicembre.anche così.disarmato e fatto solo di calda pelle.rimani il mio piccolo principe.l'unico in grado di addomesticare questo cuore spaventato dalla vita.manterrò questo segreto per te.ne sarò l'unica custode in cambio ti chiedo solo.non abbandonarmi quando qui si fa più buio.tu che dentro questo letto sei l'uomo di carta e miele e fuori non temi neanche i mostri.io che fuori sono quella dagli occhi grandi che tremano di paura e dentro sono la regina dei desrti.io che ostento una timidezza che poco mi appartiene.tu che nascondi il viso quando arrossisci,come i bambini nei parchi con i primi amori.mi lascerò insegnare da te a sorridere per non parlare troppo.e a dirle piano certe cose.per paura che le parole perdano il loro peso e volino via come palloncini colorati alle fiere.come se non fossero nulla per cui ringraziare un dio inesistente.come se non fossero un motivo per rimanere vivi anche oggi.

Nessun commento:

Posta un commento