lunedì 6 dicembre 2010

e non ti avrei pestato le scarpe

non volevo qualcosa.volevo il banco,volevo tutto.volevo un amico con cui ridere di niente.una famiglia che mi rimboccasse le coperte.e un amore che mi scaldasse il cuore e le labbra più della cioccolata calda di Andres quando fuori nevica e noi siamo in cucina con la porta rotta ed il gelo che ci sale per le gambe.e poi ti ho trovato lì due mesi fa,che non era neanche la prima volta.ti ho stropicciato i capelli così corti che è un dolce eufenisma.ti  ho detto " come va ometto?" e tu mi hai guardata con quegli occhi che parlano duecento lingue.e poi mi hai sorriso."bene".se solo avessi saputo che mi sarei innamorata così dopo poche ore.dopo poche birre.dopo pochi battiti di ciglia.dopo quattro ore in macchina sotto casa che tu giocavi con i miei capelli e io ti pregavo coi pensieri di regalarmi un solo bacio.se solo avessi saputo che mi sarei innamorata così dopo poche ore.avrei  almeno potuto prepararmi il cuore.che batteva come i tamburi che quasi arrossivo.nel panico che lo sentissi che quasi mi usciva dal petto.che quasi mi saltava fuori dalla gola per urlarti che non sarebbe resistito un solo minuto lontano da te da quella sera.che a me mancava la voce.e i pensieri ancora non me li leggevi nelle sopracciglia ne nei muscoli del viso. se solo avessi saputo che mi sarei innamorata così dopo poche ore.avrei messo vestiti più belli.avrei fumato di meno.avrei riso di più.e non ti avrei pestato le scarpe.

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